#23- Il merletto nella letteratura

Il merletto è stato da sempre protagonista dell'arte figurativa, infatti numerosi artisti hanno prediletto la rappresentazione grafica di questo oggetto e di questa forma d'arte piuttosto che descriverla attraverso brani letterari o versi.
Tra tutte le varie opere si sono distinti principalmente quelle di Vermer per l'utilizzo dei colori e per l'intensità trasmessa attraverso i suoi quadri.
Tra i suoi quadri il più ammirato è la merlettaia, dove l'arte dell'autore porta il nostro occhio piano a piano a scoprire la composizione del quadro dove il viso della ragazza è parte. Questo fa percepire all'osservatore il ritmo della tessitura.
Questo quadro fu ammirato da numerosi artisti contemporanei, come Van Gogh. Proprio lui, affascinato dal colore del dipinto scrisse in una lettera a Emile Bernard, nel 1888, come apprezzasse 'il giallo limone, azzurro e il grigio perla' del quadro.
Il pittore surrealista Salvador Dalì ha scritto 'La prima volta che ho visto una foto della Merlettaia di Vermeer e un rinoceronte una accanto all'altra, mi sono reso conto che in caso di battaglia, la Merlettaia avrebbe vinto, perché la merlettaia è morfologicamente un corno di rinoceronte.
Sono numerosi anche i riferimenti in letteratura e nella poesia, uno esempio splendido di come questo oggetto possa pervadere tutti i campi artistici è la poesia di Roberto Velardita intitolata 'Merletto' che gli ha conferito il premio 'Murazzo d'oro' del 2016.

Merletto
La vita xe un merleto de mile e più colori,
 un intrigar de fili fin quando no’ ti mori,
 unincrosar de strade, de storie e de destini,
 de fili tuti diversi, de veci e fantulini,
 de tosi che s’incontra co’ tante belefie
fasendonasser storie che no xe mai finie,
 de copie che se lassa, che tol strade diverse,
 de chi che fa del ben, chi sposa e cause perse,
 de chi te pesta ‘l pie perchèxe un gran bastardo,
dequeli che se ga perso ‘rivando un fià in ritardo..
E tuti ‘sti bei fili se incrosa prima o dopo
fassendo un gran merleto co’ forse qualche gropo
 che i omini non vede, da soto no’ se pol,
lo vede solo Dio, e solo fin quando el vol.

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