#30 - La scienza e la tecnica del merletto

Il merletto si è contraddistinto nel corso degli anni come oggetto di artigianato per le complesse e sofisticate tecniche di produzione.
Queste gli hanno permesso uno diffusione trasversale, entrando nelle case di ogni classe sociale.
La sua lavorazione principalmente si divide in due macrocategorie, il merletto realizzato a mano e quello a macchina.
La lavorazione a mano, a seconda degli strumenti utilizzati per la sua lavorazione può essere su tombolo, su telaio e a mano libera.
La realizzazione del merletto è diffusa in tutta italia. I pizzi hanno finito per assumere caratteristiche particolari a seconda delle zone di produzione.
La lavorazione del merletto di Burano viene detta punto in aria, questo viene lavorato con un filo sottilissimo e viene utilizzata una gamma di punti adatta a creare elegantissime e lievi trasparenze su fondi di retini variamente compatti.
Quindi ci sono moltissime lavorazioni a mano, in genere più il filato è sottile e più il merletto risulta delicato e prezioso.
Per la lavorazione a macchina a seconda dei telai utilizzati per la loro realizzazione, i pizzi si dividono in due grandi famiglie, i pizzi di Leavers, i più pregiati, e i pizzi Jacquard, i più comuni.
Poi esistono i pizzi Tectronic e supertextronic, entrambe le lavorazioni vengono realizzate con la stessa tecnica ma con telai simili, con una notevole ricchezza dei disegni e un marcato effetto di rilievo ma i pizzi textronic si presentano più pieni e dalla mano più corposa mentre i supertextronic, sempre mantenendo la caratteristica principale del rilievo sono più ricchi di giochi sul fondo e hanno la mano più cascante.

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